TELESIO E CAMPANELLA

 Telesio e Campanella sono due figure fondamentali del Rinascimento italiano che, pur appartenendo a tradizioni filosofiche diverse, condividono l'intento di rinnovare il pensiero scientifico e metafisico del loro tempo.


Giovan Battista Telesio, filosofo e scienziato, si oppose alla tradizione aristotelica, proponendo una visione empirica del mondo. Sostenitore della percezione sensibile come fonte primaria di conoscenza, Telesio rifiutò l'idea che la realtà potesse essere compresa solo attraverso la ragione astratta. Secondo lui, l'universo era regolato da forze naturali, come il calore e il freddo, e l'esperienza diretta del mondo fisico era essenziale per scoprire le leggi della natura.


Tommaso Campanella, invece, fu un pensatore che, pur condividendo con Telesio una critica alla scolastica, sviluppò una filosofia più idealista e teologica. Campanella concepiva il mondo come un'armonia vivente, in cui Dio era la causa prima di tutto, e l'intero cosmo era un'entità organica e interconnessa. La sua filosofia misticheggiante si rifletteva nella sua visione della natura come "scritto divino" e nella convinzione che la conoscenza vera derivasse dall'intuizione spirituale.


Entrambi cercarono di superare i limiti della filosofia aristotelica, ma mentre Telesio poneva l'accento sulla conoscenza sensibile e scientifica, Campanella vedeva la spiritualità come via per raggiungere la verità ultima. Nonostante le differenze, entrambi cercavano una via per liberarsi dalle catene della tradizione scolastica e promuovere un nuovo modo di concepire il rapporto tra uomo, natura e divinità.

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