GLI IONICI & il problema dell'archè
Ionici: originari della città di Mileto tra cui Talete, Anassimandro e Anassimene, grazie a loro si sviluppa la prima riflessione filosofica nella Ionia. possedevano conoscenze di carattere tecnico-scentifico, ricevute dai sapienti della Media e della Babilonia. Si tramanda che Talete abbia previsto l'eclissi e Anassiamndro abbia creato una carta geografica e un' orologio, e come entrambi tentato di spiegare i fenomeni atmosferici e metereologici facendo ricorso a cause naturali e non più mitiche. Essi hanno sviluppato una ricerca naturalistica volta a individuare il principio primo dell'universo, l'archè, la sostanza primordiale e principio unificatore dei fenomeni, inteso come elemento e origine del tutto, forza generatrice, materia delle cose e legge divina ed eterna.
TALETE
Anassimandro era un concittadino e contemporaneo di Talete. Egli fu il primo ad utilizzare il termine arché e individuò l'àpeiron come il primo principio indeterminato che significa "senza limite". Egli ritiene che tutte le cose derivino per separazione e per differenziazione, quindi per separazione dei contrari, in cui un movimento rotatorio procede a separare le cose dal fondo unitario dell'àpeiron e tramite questa separazione si generano infiniti mondi, destinati a dissolversi e ricomporsi, secondo un ciclo che ha una durata eterna.
ANASSIMENE
Anassimene si occupò di ricerche naturalistiche. Egli identificò l'aria come il principio primo, osservando che tutti gli organismi viventi respirano. Egli ritiene che tutte le cose derivano per rarefazione e condensazione: quando l'aria viene rarefarsi (diminuzione della densità) diventa fuoco; quando si condensa(aumento della densità) diventa vento, nuvola, acqua, terra e pietra. L'universo che si costituisce grazi a questo processo è destinato a dissolversi nel principio originario per poi tornare a rigenerarsi da esso, in un ciclo di vita, morte e rinascita destinato a durare in eterno.
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